Torino dalla A di Androne alla Z di Zerbino

Torino dalla A di Androne alla Z di Zerbino

≈ Interni di una città ≈

Ideazione, percorso e fotografie di Raffaele Palma

Negli androni e nei piano pilotis di numerosi edifici di civile abitazione in Torino, case private costruite perlopiù tra gli anni ’60 e ’70 in differenti aree della città, troviamo un’intera enciclopedia che possiamo consultare e ammirare gratuitamente, mentre strofiniamo le suole sugli ampi zerbini e prima di posare le nostre scarpe sulle eleganti guide rosse che rivestono le scale d’ingresso (raccomandando al visitatore di stare attenti ai gradini per non inciampare … ). Una vera enciclopedia illustrata composta da varie sezioni: storia, geografia, scienze, arte, sport, lavoro, ecc. Questi capolavori, insieme ad altri che si trovano nei cortili e sulle facciate esterne di edifici privati, completano e integrano il grandioso libro del sapere (per aziende, palazzi e locali pubblici, nelle fermate di metrò, nelle stazioni, nell’arredo urbano, ecc. la realizzazione delle opere avvengono col contributo della legge 352 comunemente conosciuta come legge del due per cento, importo destinato ad integrare con manufatti artistici il decoro e l’estetica di queste architetture). La breve scheda illustrata ci aiuterà a introdurre le immagini contenute nel percorso turistico che segue. Aprendo poi i PDF, troverete sotto ciascuna foto l’indirizzo e il numero civico corrispondente.

Numerosi sono state le persone tra architetti, artisti, artigiani o semplici appassionati del bello che hanno contribuito con la loro arte a impreziosire gli androni e i piano pilotis torinesi (Moore, Casorati, Bertiglia, Jaretti, Luzi, Negri, Levi Montalcini, Negri, Mastroianni, Chicco, Dej, Molinari, Mirò, Garelli, Dezza, Carena, Schiavolino, Chissotti, Monti, Muzzi, Slaviero, Corda, Formica, Carusi, Cerrato, Cottafava, Nespolo, Regosa, Bardi, Starace, Regosa, Nerone, Patuzzi, Righini, Maraini, Tripodi, Carbone, Ferraris, Compagnoli, Greco, Perosino, Velterrani, Igne, Pila, Gior, Alexandrescu, Corsetti, Odorico, Bagal, Ocrarossa, ArtGeorgies, ecc. ecc.), opere spesso invisibili a chi non abita o lavora presso quelle mura private. Imprese di costruzioni, cooperative o singoli proprietari hanno partecipato all’allestimento di un vero e proprio museo grande quanto l’intera città. Autori affermati e altri meno noti, hanno così potuto lavorare, oltre che per i galleristi e il mercato dell’arte, anche per l’edilizia.

Un’ultima annotazione: “Torino dall’A di “androne” alla Z di “zerbino” non ha la pretesa di aver fotografato a catalogato tutte le opere presenti negli androni e piano pilotis delle case, bensì è solo una sintesi di ciò che il visitatore attento potrà trovare nella nostra splendida città.

Altri interni di androni potete trovarli scaricando i PDF di Torino nello Zodiaco.

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