Torino dal quadrato al tutto tondo

Torino dal quadrato al tutto tondo

Il capoluogo subalpino nasce su insediamento celtico da parte dei romani, notoriamente guerrieri razionali ed efficienti che diedero alla città una conformazione a pianta quadrata. Quando la chiesa permise di scoprire che la terra è tonda, anche Torino decise, lentamente, di affiancare la sua natura quadrata alla simbologia del tutto tondo, rappresentato dal globo terracqueo!

I decori sugli edifici torinesi offrono, quindi, al turista una vasta panoramica di strumenti scientifici, in metallo, conglomerato laterizio, legno, affresco, carta e plastica. Non si tratta di scienza in senso lato, ma di scienza della misurazione, identificazione e orientamento nel territorio: carte geografiche, mappe, piante stradali, spaccati assonometrici di architetture subalpine, planimetrie, punti cardinali e rose dei venti, stemmi e simboli di capoluoghi e varie località, elenchi toponomastici, utensili per la misurazione delle distanze, mappamondi. Questi ultimi sono certamente tra le figure allegoriche più rappresentate.

Torino dal quadrato al tutto tondoLa simbologia del globo terreste nasce con gli antichi, come i greci con Atlante, transitando per le rappresentazioni iconografiche cristiane del periodo medioevale di Dio e del Cristo Pantocratore col globo in mano, sino ai successivi interventi iconici legati al potere temporale di re e imperatori, sino ai più recenti, riguardanti le moderne repubbliche.

Il globo dunque è stato nella storia dell’arte simbolo di potere spirituale e temporale, ma anche allegoria di forza: politica, economica, militare e culturale.

L’Italia è stata culla della cartografia mondiale nautica e terrestre e della mappatura celeste. In particolare, la cartografia Sabauda ebbe un notevole sviluppo durante il regno dei Savoia soprattutto per un utilizzo militare.

Torino a Tutto Tondo è il 18esimo tour ideato sui decori dei palazzi torinesi. Il nuovo percorso turistico del capoluogo subalpino ruota intorno alla sua geografia fisico-politica.

E’ incredibile scoprire l’orgoglio e la passione dei torinesi per la planimetria e l’orientamento.Torino, da sempre, risulta affascinante e unica agli occhi dei suoi visitatori proprio per la sua geometria urbanistica, disegnata su assi viabili ortogonali, paralleli e perpendicolari.

Alzando gli occhi su pareti verticali e soffitti di numerose architetture e monumenti della città, si scorgono decori che, come ancestrali punti di riferimento o futuribili mappe satellitari, ci guidano verso un ideale viaggio subalpino tracciato tra immaginaria meraviglia e sorprendente realtà.

Così le antiche mappe si mischiano a quelle moderne, insieme ad elenchi di località piemontesi assolutamente da scoprire. Ben visibili in esterno agli edifici torinesi, sono là per orientarci tra passato e presente. Tracciate su intonaci parietali o sostegni metallici oppure disegnate su supporti cartacei o lignei, restano ancora la guida ideale per scoprire nuovi percorsi subalpini, anche per chi ama muoversi con le oramai onnipresenti mappe satellitari GPS e wireless internet!

Raffaele Palma

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