Ideazione, percorso e fotografie di Raffaele Palma
Il percorso turistico TORINO DALLA “A” DI ABBAINO ALLA “Z” DI ZOCCOLO è un itinerario tra sculture, altorilievi, dipinti, decori, stemmi araldici, orologi storici ed altri decori. presenti sui tetti a falde e piani degli edifici torinesi. Tali manufatti si notano poco poiché oltrepassano il normale punto d’osservazione.
Le statue sono generalmente ancorate a robuste zoccolature di piedistalli, gli altorilievi sono posti sui timpani, mentre stemmi e orologi si trovano su sporti e balaustre. Lo statuario aereo è in ottima compagnia, a fianco d’abbaini, grondaie, antenne e volatili di vario tipo; quando invece svetta solitario, si trova sulla parte terminale di guglie monumentali (tra gli artisti: Edoardo Rubino, Cesare Zocchi, Umberto Baglioni, Francesco Ladatte, Giovanni Baratta, Giovanni, Richi Ferrero, Georges Faure, ecc.).
L’invisibile patrimonio d’arte sopra la città si presenta in stile classico e contemporaneo e appare minuscolo poiché frutto dell’inganno prospettico. Nella realtà le statue hanno forme imponenti, alla pari di qualsiasi altro monumento presente in città. I tetti degli edifici barocchi, neoclassici, decò e moderni del capoluogo subalpino sono quindi ricchi di soggetti importanti: questo itinerario prosegue idealmente quello presentato nel settembre del 2009 dal titolo TORINO DALLA “A” DI ANDRONE ALLA “Z” DI ZERBINO, che proponeva al visitatore immagini di splendide opere d’arte situate al piano terra, nei piani pilotis e negli ingressi di moltissimi edifici privati della metropoli subalpina.