Torino e le chiavi della città

Torino e le chiavi della città

Ingegneri, architetti e geometri le chiamano chiavi. Sono quei grossi pezzi di ferro che vediamo sulle pareti esterne di molti edifici. Alcune chiavi sono di fattura assai modesta, altre molto eleganti e ricercate: la cosa sorprendente è che si camuffano e si mimetizzano nei muri. Possono assumere sembianze di arbusti, gambi e foglie di fiori, giganteschi insetti immobili, nell’attesa di una preda. Alcune sono perfettamente a filo di parete così da scomparire alla vista dell’osservatore.

Ancora: possono sembrare grossi aghi, infilati nei mattoni come un’imbastitura parietale dimenticata dal costruttore, oppure gnomoni (aste delle meridiane) letteralmente appiccicati alle pareti. Possono assumere, infine, un look alla Frankenstein, quando su molte case, innumerevoli e grossi bulloni spuntano da ogni parte.

Ci sono chiavi usate per l’auto, la casa, il lucchetto, per chiudere un tesoro oppure per aprire un cuore. Poi, per rendere importante la vita terrena, ci sono le chiavi della città, normalmente in mano al sindaco e ancora, molto più in alto, quelle del paradiso, in mano a San Pietro. Torino è bella certo, ma non ancora paradisiaca; per esserlo dovrebbe avere degli amministratori santi, mentre al contrario, è conosciuta come la città del diavolo!

Nel capoluogo subalpino, si possono invece trovare chiavi molto particolari, ancorate alle pareti esterne degli edifici, una più bella dell’altra; sono modellate con lo stesso metallo delle chiavi che portiamo in tasca o in borsetta, solo che quelle degli edifici sono davvero gigantesche. Non servono per chiudere casa, ma per scongiurare aperture o spanciamenti di volte e muri di essa. Torino e le chiavi della cittàL’Enciclopedia Treccani descrive così il termine in questione: “Nome di particolari elementi di sostegno in strutture murarie. Chiave da muro (o catena), elemento di ferro che si dispone orizzontalmente secondo la corda di un arco, ancorandolo alle murature che lo fiancheggiano, al fine di contrastare le spinte dell’arco sui piedritti.”. Torino e le chiavi della cittàSpesso sono vere e proprie opere d’arte, frutto di abili artigiani del ferro e dell’estro creativo di architetti attenti al dettaglio raffinato, autentici monili edili da esibire al turista più attento ed esigente.

Le chiavi più comuni si trovano frequentemente su edifici nobiliari di grande interesse storico e artistico. Si identificano facilmente, poiché sono semplici listelli metallici spesso rugginosi di lunghezze variabili e inchiavate irregolarmente o imbullonate alle barre di trazione dell’edificio. Ma è sulle costruzioni meno pregiate che si trovano le chiavi più belle e decorative. Con questo nuovo passepartout fotografico, spero ancora una volta di suscitare interesse e passione per la mia città, così seducente e imprevedibile. Buon tour.

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